sabato 13 ottobre 2007

l'essenza del viaggio


Un mio amico esperto di blog, mi ha spiegato che nel primo post si dovrebbero elencare a grandi linee gli argomenti che il blog appunto andrà a toccare.Le regole non mi sono mai piaciute e poi, il blog è mio e faccio un po' come mi pare! Adesso però mi sembra giunto il momento.Fin da piccolo ho sempre avuto la fortuna di viaggiare molto(grazie Mamma e Babbo), adesso continuo a farlo, anche grazie al mio lavoro.Su questo diario voglio trascrivere le mie impressioni sui posti che ho visitato o che visiterò in futuro,il tutto condito da un sacco di foto.Sarà, se volete, anche un mezzo utile per conoscere ad esempio un ristorante decente magari sperduto e nascosto,un albergo pulito dove dormire o un locale giusto dove andare a ballare o a bere una birra. Cose insomma che in una guida non trovi praticamente mai o ci trovi magari quei posti che sganciano la mazzetta più grossa...
Ci sono diversi modi di viaggiare, lo si può fare in aereo,in treno,in camper o in bici alla maniera dei tedeschi.Alloggiare in un hotel 5 stelle, in un ostello scalcinato, in una casa con altri 18 amici oppure dormire in tenda dentro un sacco a pelo.
Ci sono poi altri tipi di viaggi, quelli fatti senza muoversi, grazie alla fantasia.Viaggi che si mischiano a sogni e forse sono i più belli, quelli fatti magari davanti ad un paio di birre con un amico.Ci sono viaggi nel passato, aiutati dalla memoria, andando a scovare quei luoghi o quelle situazioni che in un modo o nell'altro ci sono rimaste dentro e ci fanno stare bene.
Questo blog parlerà di tutto questo e di molto altro e non mi interessa se a leggerlo sarò solo io o saremo in tanti, quello che mi far star bene è sputare su questo schermo quello che in ogni singolo momento ho dentro, a modo mio.
Concludo con una poesia che ho letto qualche tempo fa,la trovo bella e adatta al post.L'autore è tale Alessandro Ranzani.

Viaggiare

Viaggiare per commuoversi
di fronte ad un panorama.
Viaggiare per capire
di non avere nient'altro
che la propria libertà.
Viaggiare per essere
cittadini del mondo,
che in fondo in fondo
è anche nostro...
Che in fondo in fondo
ci appartiene, oltre
l'impedimento delle bandiere,
oltre l'impedimento del tempo,
dove finisce un tramonto
e si azzera il giorno...
Viaggiare per vivere
al di fuori del confine
della monotonia...
Viaggiare per un sogno o
semplicemente per un'illusione..

2 commenti:

pierino45 ha detto...

Ciao Simone,
no, io no, io sono il tuo babbo e non posso chiamarti Marto o Mago come fanno tutti i tuoi amici.
Sorpreso di trovarmi qui, nel tuo blog ? Penso (e spero) di sì. Come da una parte spero che non siano moltissimi quelli che leggeranno queste mie sensazioni che metto qui per iscritto in quanto a voce non potrei mai trovare un filo logico a quanto voglio dirti. Prova ne è che per queste prime quattro righe ho già corretto, ricorretto, cancellato, scritto e riscritto almeno una diecina di volte.

Hai chiamato il tuo blog “Appunti di viaggio”. Eh sì, viaggiare ti è sempre piaciuto ( o come diciamo noi, garbato) parecchio. Hai cominciato subito a viaggiare …!! Tu non puoi ricordartelo, anche se lo sai perché ti è stato detto, ma il tuo primo viaggio è stato in ambulanza quando, appena nato, sei passato dall’ospedale dove eri nato a quello di Empoli. Eri prematuro, neppure 3 chili di peso (e chi lo direbbe guardandoti oggi…??) ed avevi bisogno di una speciale incubatrice che lì a Fucecchio non era disponibile in quanto (ma guarda un po’ la combinazione,gli anni passano ma la situazione negli ospedali è sempre la stessa…!!) si era sfortunatamente rotta il giorno stesso. E quindi il tuo primo viaggio è stato fatto senza di noi ,contrariamente a quanto sarebbe poi sempre accaduto fino a quando sei (finalmente ?) diventato adulto. Anche a me ed a tua mamma è sempre piaciuto viaggiare e finchè è stato possibile l’abbiamo fatto con tutta la famiglia al completo. Avevi da poco compiuto un anno (Natale 1979) quando ti abbiamo portato in tour per la Sicilia, insieme a tua sorella, nel tuo primo vero viaggio. Da lì è iniziata una vera e propria escalation a mete più o meno lontane di cui purtroppo non riesco a ricordare l’ordine cronologico. Se lo vorrai penso tu possa farlo te che hai senz’altro una mente più fresca della mia. Se questo può esserti di un qualche aiuto te le metto giù in ordine più o meno sparso: la Calabria, la Puglia, l’Umbria, L’Emilia-Romagna ed in particolare Cesenatico, la Spagna, la Tunisia, la Turchia, Bali, l’Egitto, tutte le ns.gite, più o meno culturali, per tutta la Toscana e dintorni ed inoltre tutte le altre, le mie inevitabili dimenticanze. Tantissimi ricordi, più o meno sfumati, riemergono alla mia mente evocando questi luoghi. Sono molto curioso di poterli rinverdire leggendo cosa prima o poi scriverai.
Questo però voglio scriverlo io perché tu forse non lo avresti fatto mai.
Ricordi ? Eravamo al museo Piccolomini di Pienza (Siena) di fronte ad un affresco di Simone Martini. Sapevi già leggere e per questo motivo dopo aver letto una targhetta sotto l’affresco sei corso da me dicendo “ babbo, babbo, quel pittore si chiama come me !!”. A quel punto il custode ridendo ti disse “no cittino, sei te che ti chiami come lui. Lui è nato di molto prima di te”.

Per finire voglio dirti che trovo molto bella questa tua idea di voler condividere con altri, più o meno sconosciuti, tutte le tue esperienze, emozioni e conoscenze, siano esse derivate da viaggi “fisici” o meno. Comunque, conoscendoti bene, questo non mi ha affatto sorpreso.

Ti confesso di essermi piuttosto commosso trovandomi a leggere i tuoi pensieri , una cosa che non avrei mai osato fare se tu li avessi scritti nel tuo diario personale. Questo però è un blog e qui, come tu stesso mi hai spiegato, è aperto a tutti. E’ per questo che mi sono permesso di leggerlo e, come cè scritto qui, “postare un commento”.Spero tanto che tu ne sia contento.
Il tuo babbo.

marto ha detto...

Mi ha fatto piacere e lo sai,non voglio usare giri di parole, me ne bastano 4
Ti voglio bene Babbo

Grazie